Il
tacco alto è una delle più belle invenzioni dell'umanità. Décolleté, stivali,
sandali e zeppe… Difficile trovare una donna che non ami i tacchi. Anche chi
non ne avrebbe bisogno, perché dotata per natura di gambe lunghe e affusolate,
ne possiede più di un paio. Donano eleganza e portamento, allungano la gamba,
slanciano l’intera figura, ci rendono più magre e più belle, ma soprattutto ci
sollevano da terra e dai comuni mortali. Il mondo da lassù sembra fantastico e
ci sorride.
Il
loro potere seduttivo è leggenda, ma svariate ricerche sottolineano che un uso
prolungato può portare a dolori vari e problemi a postura e articolazioni.
Secondo una ricerca condotta alla Stanford University, per esempio, camminare
con tacchi alti più di 7 centimetri può facilitare lo sviluppo di artrite, una
malattia infiammatoria che colpisce le articolazioni che, non a caso, è due o
tre volte più frequente nelle donne che negli uomini. Il motivo: i tacchi
modificano l’andatura, soprattutto in chi ha qualche chilo di troppo, causando
una maggiore pressione sulle articolazioni delle ginocchia.
Una
ricerca condotta dalla Manchester Metropolitan University e dall’Università di
Vienna ha dimostrato inoltre che indossare i tacchi alti per lunghi periodi può
causare un accorciamento delle fibre muscolari e un ispessimento del tendine
d’Achille.
Ma
l’effetto negativo più famoso dei tacchi è il mal di schiena. I tacchi, alzando
il tallone, spostano il baricentro in avanti. Per ritrovare l’equilibrio, si
tende a inarcare la schiena all’indietro, provocando un inarcamento lombare che
altera la distribuzione dei carichi sui dischi vertebrali. Chi li indossa solo
in occasioni speciali non è esente da questi rischi, anzi: non essendo
abituata, adotta una camminata goffa e insicura che accentua la curvatura della
schiena e che ricorda vagamente l’andatura di una mummia imbalsamata.
La
soluzione: preferire tacchi alti meno di 7 centimetri e con il plateau. L’ideale
sarebbe 3-4 centimetri. Anche ballerine e infradito dunque sono deleterie e non
solo orribili.
In
generale la regola è che le scarpe devono essere comode, anche quelle sportive.
Non troppo larghe né troppo strette, per non ostacolare il ritorno venoso. Chi
non vuole rinunciare a tacchi vertiginosi, dovrebbe avere l’accortezza di
eseguire qualche esercizio di stretching una volta rincasati, per allungare i
muscoli del polpaccio, del bicipite femorale e del quadricipite. E poi stare
scalzi per un po’, per attivare tutte le articolazioni del piede. Anche fare
costantemente pediluvi con acqua fredda ed essenza di lavanda può essere di
grande aiuto per non rinunciare ad indossare i nostri amati tacchi.
#Mollichellaontheroad
High heels and back pain: how to survive
The high heel is one of the most beautiful inventions
of humanity. Décolleté, boots, sandals and wedges... It’s hard to find a woman
who does not love heels. Even those who do not need it, because naturally
endowed with long and tapered legs, have more than one pair of them. They give
elegance and poise, they stretch the leg, they slender the whole figure, make
us thinner and more beautiful, but above all they lift us from the ground and
from the common mortals. The world from up there looks fantastic and smiles at
us.
Their seductive power is legend, but several research
points out that prolonged use can lead to various pains and problems in posture
and articulation. According to a research study by the Stanford University, for
example, walking with heels high more than 7 centimeters can facilitate the
development of arthritis, an inflammatory disease that affects the articulations
which is, not surprisingly, two or three times more common in women than in
men. The reason: the heels change the pace, especially in those who have a few extra
pounds, causing greater pressure on the knees joints.
A research study by the Manchester Metropolitan
University and the University of Vienna has also shown that wearing high heels
for long periods can cause shortening of muscle fibers and a thickening of the
Achilles tendon.
But the most notable negative effect caused by heels
is back pain. The heels, raising the feet, shift the center of gravity forward.
To regain balance, you tend to arch your back backwards, causing a lumbar
arching that alters the distribution of loads on the vertebral discs. Who wears
them only on special occasions is not exempt from these risks, indeed: not
being used of them, adopts a clumsy and insecure walk that accentuates the
curvature of the back and vaguely resembles the gait of an embalmed mummy.
The solution: prefer heels high less than 7
centimeters and with the plateau. The ideal would be 3-4 centimeters. Even ballet
flats and flip-flops, therefore, are deleterious and not just horrible.
In general, the rule is that shoes must be comfortable,
even sports ones. Not too wide or too tight, so as not to hinder the venous
return. Who does not want to give up vertiginous heels, should have the
foresight to perform some stretching exercise once back home, to stretch the
calf muscles, the biceps femoris and quadriceps. And then be barefoot for a
while, to activate all the feet joints. Even taking constant foot baths with
cold water and lavender essence can be a great help in order to don’ t give up
wearing our beloved heels.
#Mollichellaontheroad
Nessun commento:
Posta un commento