Halloween
è la notte magica per eccellenza. E’ una festa che prende sempre più piede
anche in Italia, ma forse non tutti sanno che non nasce in America, ma ha
origini antichissime europee. La tradizione di festeggiare la vigilia di
Ognissanti (in inglese All Hallows’ Eve Day, che è stato poi contratto in
Halloween) ha infatti origini britanniche e più precisamente celtiche.
Halloween corrisponde infatti a “Samhain”, il capodanno celtico. Dall’Irlanda,
la tradizione è stata poi esportata negli Stati Uniti dagli emigranti, che,
spinti dalla terribile carestia dell’800, si diressero numerosi nella nuova
terra.
Per
quelle popolazioni, che si basavano principalmente sull’agricoltura per la
sopravvivenza, l’anno nuovo iniziava il 1° novembre e nella notte del 31
Ottobre si festeggiava Samhain, ovvero la fine dell’estate, in cui i mortali
ringraziavano gli spiriti per i raccolti estivi.
A quei
tempi era infatti credenza comune, che nella notte di fine estate, le barriere
tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti si assottigliassero tanto da
permettere a questi ultimi di tornare sulla terra.
Da
qui, discese l’uso di lasciare davanti alle porte delle abitazioni dei
dolcetti, in modo da ingraziarsi le anime dei defunti, o di appendere lanterne
ricavate nelle zucche, le famose “Jack-o-lantern”, per guidarne il cammino.
Anche
l’usanza del “trick-or-treat”, cioè del “dolcetto o scherzetto“, che ogni 31
ottobre fa spostare di casa in casa migliaia di bambini americani vogliosi di
dolci e altre leccornie, deriva appunto da questa credenza: i bambini si
travestono così da impersonare degli spiriti, fanno visita alle famiglie
guidati dalle lanterne zucca e ottengono dolci in cambio della loro benevolenza.
Altra
usanza è quella di apparecchiare la tavola per la cena di Halloween aggiungendo
un posto in più, per rendere omaggio ai defunti.
Secondo
la tradizione celtica i momenti di transizione tra due stati, come il cambio di
stagione appunto, avevano particolari poteri magici. Samhain era il più grande
ed importante momento di transizione dell'anno: portava cambiamento climatico e
spostamento della popolazione che avveniva quando cominciava a far freddo ed i
pastori portavano il loro bestiame a valle.
I
Celti credevano quindi che questo potente momento magico potesse aprire una
sorta di connessione con il mondo dei morti, coloro cioè che avevano fatto
esperienza dell'ultima transizione, quella tra la vita e la morte.
Si
credeva infatti che durante Samhain il mondo dei vivi fosse in stretto contatto
con quello dei morti e che gli spiriti dei morti viaggiassero nuovamente sulla
terra.
Molte
delle attività svolte durante Samhain riguardavano proprio questa credenza ed
oggi si sono sviluppate in vere e proprie tradizioni di Halloween.
L’avvento
del Cristianesimo non ha del tutto cancellato queste festività, ma in molti
casi si è sovrapposto ad esse conferendo loro contenuti e significati diversi
da quelli originari. Si pensi alla festa di Ognissanti e alla commemorazione
dei defunti il 2 novembre.
La
morte era il tema principale della festa, in sintonia con ciò che stava
avvenendo in natura: durante la stagione invernale la vita sembra tacere,
mentre in realtà si rinnova sottoterra, dove tradizionalmente, tra l’altro,
riposano i morti. Da qui è comprensibile l’accostamento dello Samhain al culto
dei morti. I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31
ottobre, Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, che vivevano in
una landa di eterna giovinezza e felicità chiamata “Tir nan Oge” e che le forze
degli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi, provocando in questo modo
il dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio e facendo sì
che l’aldilà si fondesse con il mondo dei vivi e permettendo agli spiriti
erranti di vagare indisturbati sulla Terra. Samhain era, dunque, una
celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei
festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Durante la notte del 31 ottobre si
tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione
del Fuoco Sacro e venivano effettuati sacrifici animali. Vestiti con maschere
grottesche, i Celti tornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne
costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco
Sacro. Dopo questi riti i Celti festeggiavano per 3 giorni, mascherandosi con
le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti. In Irlanda si diffuse
l’usanza di accendere torce e fiaccole fuori dagli usci e di lasciare cibo e
latte per le anime dei defunti che avrebbero reso visita ai propri familiari,
affinché potessero rifocillarsi e decidessero di non fare scherzi ai viventi.
Verso
la metà del XIX secolo, l’Irlanda fu investita da una terribile carestia. In
quel periodo per sfuggire alla povertà, molte persone decisero di abbandonare
l’isola e di tentar fortuna negli Stati Uniti, dove crearono, come molte altre
nazionalità, una forte comunità. All’interno di essa venivano mantenute vive le
tradizioni ed i costumi della loro patria, e tra di essi il 31 Ottobre veniva
celebrato Halloween. Ben presto, questa usanza si diffuse in tutto il popolo
americano, diventando quasi una festa nazionale. Più recentemente, gli Stati
Uniti grazie al cinema ed alla televisione hanno esportato in tutto il mondo i
festeggiamenti di Halloween, contagiando anche quella parte dell’Europa che ne
era rimasta estranea. In moltissimi film e telefilm spesso appaiono la famosa
zucca ed i bambini mascherati che bussano alle porte. E molti, infine, sono i
libri ed i racconti horror che prendono Halloween come sfondo o come spunto
delle loro trame. Negli Stati Uniti Halloween ha perso i suoi significati
religiosi e rituali, ed è diventata un’occasione per divertirsi e organizzare
costosi e allegri festeggiamenti così come nel resto del mondo.
#Mollichellaontheroad
The Halloween celebration between history, origins,
legends and curiosities
Halloween is the magical night par excellence. It is a
celebration that is gaining ground even in Italy, but perhaps not everyone
knows that it was not born in America, but it has very ancient European
origins. The tradition of celebrating the All Saints Day (in English
All Hallows' Eve Day, which was then contracted in Halloween) has indeed
British, and more in specific, Celtic origins. In fact, Halloween corresponds
to “Samhain”, the Celtic New Year. From Ireland, the tradition was then
exported to the United States by emigrants, who, driven by the terrible famine
of the nineteenth century, moved numerous to the new land.
For those populations, which were mainly based on
agriculture for survival, the new year began on November 1 and on the night of
October 31 was celebrated Samhain, or the end of the summer, in which mortals
thanked the spirits for the summer crops.
In those days it was in fact common belief that in the
late summer night, the barriers between the world of the living and that of the
spirits would become so thin as to allow them to return to the earth.
From here descended the use of leaving some sweets in
front of the houses’ doors, in order to thank the souls of the dead, or of hanging
lanterns made from pumpkins, the famous "Jack-o-lantern", in order to
lead their way.
Even the custom of "trick-or-treat", which
every October 31 move from home to home thousands of American children eager
for sweets and other delicacies, comes precisely from this belief: children
disguise themselves as impersonating spirits, visiting families driven by
pumpkin lanterns and getting sweets in exchange for their benevolence.
Another custom is to set the table for Halloween
dinner by adding one more place, as a tribute to the dead.
According to the Celtic tradition, moments of
transition between two states, like the change of season, had particular
magical powers. Samhain was the biggest and most important transition period of
the year: it led to climate change and population shift occurred when it was
getting cold and the shepherds brought their cattle to the valley.
The Celts believed therefore that this powerful magic
moment could open a sort of connection with the world of the dead, those who
had experienced the last transition, the one between life and death.
It was believed that during Samhain the living world
was in close contact with the dead, and that the spirits of the dead were
traveling back to earth.
Many of the activities carried out during Samhain
concerned this belief and today they have developed into true Halloween
traditions.
The advent of Christianity has not completely canceled
these festivities, but in many cases it was superimposed on them, giving them
content and meanings different from the original ones. This can include the All
Saints Day and the commemoration of the dead on November 2.
Death was the main theme of the holiday, in harmony
with what was happening in nature: during the winter season life seems to be
silent, while in reality it is renewed underground, where traditionally, among
other things, the dead rest. From here it is understandable the juxtaposition
of Samhain to the cult of the dead. The Celts believed that
on the eve of each new year, October 31st, Samhain would call to himself all
the spirits of the dead, who lived in a land of eternal youth and happiness
called “Tir nan Oge”, and that the spirit forces could join the world of the
living, thus provoking the temporary dissolution of the laws of time and space
and causing the afterlife to merge with the world of the living and allowing
the wandering spirits to wander undisturbed on Earth. Samhain was, therefore, a
celebration that united the fear of death and spirits to the joy of festivities
by the end of the old year. During the night of
October 31, gatherings were held in the woods and on the hills for the ceremony
of the Sacred Fire Ignition and animal sacrifices were made. Dressed with
grotesque masks, the Celts returned to the village, making light with lanterns
made of carved onions inside which the embers of the Sacred Fire were placed.
After these rituals the Celts celebrated for 3 days, disguising themselves with
the skins of the animals killed to scare away the spirits. In Ireland become
wide spreading the use of torches and candles outside the doors, leaving food
and milk for the souls of the dead who would visit their families, so that they
could refresh and decide not to make jokes to the living.
In the mid-nineteenth century, Ireland was hit by a
terrible famine. At that time to escape poverty, many people decided to leave
the island and try their luck in the United States, where they created a strong
community, like many other nationalities. Inside it were kept alive the
traditions and customs of their homeland, and among them at October 31 Halloween
was celebrated. Soon, this custom spread throughout the American people,
becoming almost a national holiday. More recently, the United States, thanks to
cinema and television, has exported the Halloween festivities all over the
world, also infecting that part of Europe that had remained foreign to it. In
many movies and TV series, the famous pumpkin and the masked children who knock
on the doors often appear. And finally, so much are the books and horror
stories that take Halloween as a backdrop or as a starting point for their
plots. In the United States Halloween has lost its religious significance and
rituals, and has become an opportunity to have fun and organize expensive and
happy celebrations as well as in the rest of the world.
#Mollichellaontheroad